[mobilità ciclabile] Bicincittà - Il nuovo bike sharing

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ClaudioBrignole
00martedì 21 novembre 2006 18:13
Stavo pensando a una pista ciclabile che non darebbe fastidio ai pedoni tra l'Expo, la Darsena e una volta costruita la nuova passeggiata che andrà dalla stazione marittima a quella traghetti fino alla piazza antistante la sala chiamata del porto (sulla passeggiata che va alla Lanterna direi che non è il caso). Sarebbe tutta in piano e abbastanza lunga per fare un po' di moto senza obbligare i ciclisti a infilarsi nel traffico. Dico di più, se nei vagoni del metrò si lasciasse in testa uno spazio per le bici un ciclista potrebbe arrivare a San Giorgio (o Dinegro) con la bici senza problemi da Principe o Brignole (in futuro) senza bisogno di pedalare nel traffico e respirare smog.
titoit
00martedì 21 novembre 2006 22:57
Grandissimo Claudio.Bella idea.
Un'altra pista ciclabile si potrebbe realizzare tra Lido di Pegli e Prà fino alla fascia di rispetto, utilizzando in parte la vecchia linea ferroviaria dismessa. Anche lì è tutta in piano e con un percorso sufficientemente lungo (circa 3km).
lucamax-ge
00mercoledì 22 novembre 2006 11:11
Non vedo la bici a Genova come possibile mezzo alternativo, come invece e' in alcune localita' padane. E non per le salite, ma per un fattore che non viene mai citato ma che e' tremendamente fastidioso: il vento!

Ho utilizzato la bici per i miei spostamenti tra Certosa e centro citta' per diversi anni, e so per esperienza che percorrere via Fillak ad esempio in direzione nord nei giorni di tramontana diventa un'impresa. Per non parlare della zona di San Benigno, dove il vento e' perenne, anche quando non c'e' nelle altre zone. Ed ancora tutta la zona di Via Buozzi.

Diverso discorso invece se il comune mettesse a disposizione bici elettriche, un servizio di bike-sharing, allora si' che potrebbe diventare, almeno per gli spostamenti brevi, un'ottima alternativa agli altri mezzi di trasporto.

Resto in ogni caso estremamente favorevole a qualsiasi ipotesi di pista ciclabile, anche a costo di ridurre lo spazio destinato alle auto.
euge1893
00mercoledì 22 novembre 2006 11:57
Io sono in generale assai sfavorevole alle piste ciclabili in una città - come la nostra - dove gli spazi sono quelli che sono, ma le idee elaborate da Claudio Brignole e da tito.it mi sembrano ottime e realizzabili veramente con poco (solo un tantino di buona volontà)!
cliobini
00mercoledì 22 novembre 2006 13:15
Tra Pegli e Prà più che stare sul vecchio sedime ferroviario, io andrei direttamente sul "lungofasciadirispetto", tanto per togliersi dal traffico.
Faccio presente che con il completamento degli interventi di:
- riqualificazione della fascia di rispetto di prà (possiamo sempre mettere un bel ponte tra le due rive della fascia di rispetto),
- riqualificazione della cerniera porto - entroterra tra la Branega e Voltri (come previsto dall'affresco del semidio locale),
- realizzazione della passeggiata di Voltri (in corso) e ricongiungimento con l'itinerario pedonale presente dal mulino di crevari ad arenzano,
si potrebbe arrvare ad avere un itinerario pedonale-ciclabile da Pegli fino a Varazze.
Non solo. Nei tratti tra Varazze e Celle e tra Celle ed Albisola potrebbe essere "facile" (se ci sono gli €€€€) continuare questo percorso fino a raggiungere Savona (tra Albisola e Savona qualcosa c'è già).

Certamente però l'uso della bicicletta (e direi anche eventuali collegamenti via mare) è più legato ad una mobilità non sistematica, non da pendolare. Nel senso che se mi va di sgranchire le gambe, se la giornata è bella, se non ho troppa fretta di arrivare a destinazione, prendo la bici. Ma per uno che deve andare al lavoro tutti i giorni, con qualunque tempo, svegliandosi il più tardi possibile, la vedo dura prendere la bici (ma qualcuno che lo fa c'è...)
em66
00venerdì 1 dicembre 2006 11:14
A Finale ci sara' il bike-sharing (da www.ilsecoloxix.it )

Bici a noleggio per girare tra i rionibasterà una tessera elettronica per usarle
dalla prossima estate
FINALE. A partire dalla prossima estate sarà attivato un servizio di noleggio di biciclette pubbliche sul principio del bike sharing, ossia della bicicletta condivisa. Al progetto hanno già aderito i comuni di Cuneo, Novara, Parma, Pistoia e Savigliano. Attraverso l'utilizzo di una tessera elettronica gli utenti potranno prelevare le bici nei "cicloposteggi" installati sul territorio comunale e depositarle al termine dell'utilizzo in un punto qualsiasi di distribuzione. L'amministrazione intende installare punti a Borgo, Marina, Pia e Varigotti in modo da consentire spostamenti fra tutti i rioni. Il nuovo servizio avrà anche valenza turistica, fornendo un comodo e divertente mezzo di spostamento, con attenzione all'ambiente e alla mobilità alternativa.
I primi cicloposteggi saranno probabilmente installati entro la prossima stagione estiva. Ogni bici sarà ancorata ad una colonnina che l'assicurerà contro eventuali furti. Gli utenti potranno prenderla utilizzando una tessera che funzionerà come elettroserratura. Al progetto collabora la "Olmo" di Celle.
01/12/2006


em66
00venerdì 18 maggio 2007 10:40
da www.ilsecoloxix.it (bici a noleggio anche a Novi Ligure)
Biciclette a noleggio in città per limitare l'uso dell'auto
novi ligure
Novi Ligure. Il 2008 sarà l'anno della bicicletta per tutti i novesi. L'amministrazione comunale ha intenzione, infatti, di invogliare i cittadini all'utilizzo della bici per gli spostamenti brevi. «Andare in bici? dice l'assessore ai lavori pubblici Alberto Mallarino- è importante perché si eliminano auto in giro per la città che inquinano e, poi, auspichiamo che venga maggiormente utilizzato il mezzo pubblico». Ma l'incentivo non è solo a parole. La Giunta, infatti, ha approvato un progetto di percorsi ciclopedonali con annessi cicloparcheggi. Il progetto dal costo complessivo di circa 360 mila euro sarà finanziato in parte dalla Regione e in parte dal Comune. La gara di appalto per l'affidamento dei lavori sarà chiusa a giungo, il piano sarà terminato nella primavera del prossimo anno.
La novità di questo progetto consiste nel fatto che saranno individuate in sette punti della città della bike sharing , delle stazioni dove prendere le bici a noleggio. Le stazioni di noleggio bici saranno al Museo del Ciclismo, alla Caserma Giorgi- Comando di Polizia Municipale, via Edilio Raggio nei pressi dell'ospedale "San Giacomo", in piazza Dellepiane, in via Garibaldi ai giardini pubblici, allo stadio comunale e a Movicentro.
«Si potrà noleggiare la bici attraverso una card emessa dal Comune - spiega Mallarino - per il tempo che si desidera e, poi, si dovrà semplicemente lasciare il mezzo in un'altra stazioncina. È un modo comodo e pratico adatto a tutti anche a quelli che non hanno bici proprie».
Saranno ampliati alcuni percorsi ciclopedonali come in corso Italia dove è presente uno spazioso marciapiede, in Viale Saffi e si provvederà alla riqualificazione di via Verdi e del tratto di corso Marenco fra via Giacometti e piazza XX Settembre. Sarà potenziata l'illuminazione e verrà migliorata la segnaletica orizzontale che consentirà di delimitare bene i percorsi dedicati alle bici. In via sperimentale il Comune acquisterà una quarantina di biciclette che verranno dislocate nei vari bike sharing.
«In una prima fase - continua Mallarino - il noleggio sarà gratuito , basterà che l'utente lasci un documento di identità e un numero telefonico e riceverà la card. Se entro le 24 ore la bici non sarà riportata in una delle stazioni il cittadino sarà avvisato tramite sms. Ogni bicicletta sarà"schedata" e attraverso la card sarà possibile conoscerne tutti gli spostamenti.
Il Comune di Novi e quello di Pasturana e Tassarolo hanno presentato in Regione un progetto relativo alla costituzione di una rete ciclabile nelle campagne novesi. E' stato anche divulgato un depliant nel quale vengono segnalati quattro itinerari con partenza da Novi.
Marzia Persi
18/05/2007

metrosur
00venerdì 18 maggio 2007 13:29
Sapete dove si trovano quelle fantastiche biciclette che si piegano e diventano piccolissime e si possono anche portare sui bus nelle ore di punta senza dare (quasi) fastidio? saranno costose? avranno le marcie o a Genova se non sei allenato ti si spaccano le gambe (e il fiato?)
metrosur
00sabato 19 maggio 2007 18:51
Visto che nessuno conosce le bici pieghevoli vi metto questo link di un pdf penso molto utile per l'uso della bici+mezzo pubblico a Genova. Io ho deciso, vendo la macchina e mi prendo la bici pieghevole + car sharing per quando proprio mi serve la macchina. Oggigiorno si può fare, ci sono gli strumenti, basta meno pigrizia e un po' più di coscienza ecologista per fare la propria parte per non asfissiare la città.

www.fiab-onlus.it/download/Bicicletta_Intermodale.pdf

Questo è il video di come si può usare la bici + gli impianti di risalita a Genova:

chicc0zz0
00sabato 2 giugno 2007 07:32
Re:

Scritto da: lucamax-ge 22/11/2006 11.11
Diverso discorso invece se il comune mettesse a disposizione bici elettriche, un servizio di bike-sharing, allora si' che potrebbe diventare, almeno per gli spostamenti brevi, un'ottima alternativa agli altri mezzi di trasporto.



Per chi capisce un po di tedesco: www.callabike-interaktiv.de/kundenbuchung/

Qui è Deutsche Bahn che affitta biciclette e sembra davvero semplice prenderle, in qualunque zona della città semplicemente con il cellulare.
titoit
00lunedì 5 novembre 2007 11:15
Riprendo il topic sulle biciclette perché oggi su Metro (giornale gratuito) viene lanciata la campagna per l’utilizzo di bici in città.

E’ inutile dire che in Italia l’utilizzo delle biciclette è limitato alle piccole città di pianura.
Invece nel resto d’Europa la realtà è ben diversa, soprattutto nel centro-nord (Germania, Olanda), ma ora anche in Francia con l’epocale progetto Velib (bici sharing) che sta avendo un successo notevole a Parigi e che verrà introdotto in molte altre città.

Apparentemente Genova poco si presta alla bicicletta con le strade strette e in pendenza.
Secondo me, invece, vi sono vaste aree che potrebbero essere collegate con la bici, se si creassero le piste ciclabili. Penso ad una lunga pista tra Pegli e Sampierdarena sfruttando le aree libere dell’Italsider. Oppure alla zona Foce-Via XX Settembre. E penso anche a punti di affitto bici sul modello francese presso tutte le stazioni ferroviarie dell’area urbana.

Credo che da questo punto di vista siamo all’anno zero e credo anche che ci siano finanziamenti UE per l’incremento delle due ruote pulite. Il Comune dovrebbe fare uno sforzo in questo senso.
lordtiranus
00lunedì 5 novembre 2007 12:13
La prima pista da fare in centro, secondo me, è Expo-Lanterna: partendo dall'area Acquario una striscia continua passante davanti al museo del mare, area interna darsena, primissimo tratto di via gramsci, stazione marittima per poi usare tutto il marciapiede (piuttosto largo) di Via Adua - via Buozzi (un occasione anche per rifare il fondo ormai degno del terzo mondo) - via milano e terminal traghetti. Qui sarebbe bello un park biciclette controllato per lasciare il mezzo e godersi la passeggiata fino alla lanterna.

Unico problema lo slalom dei cemusa in via buozzi...

fantascienza? Probabilmente si
Genovacity
00lunedì 5 novembre 2007 22:23
Re:
e magari anche con accesso ai rollerblade, visto che in corso italia ti fanno la multa se ti beccano a pattinare e a tutt'oggi non abbiamo a Genova una zona/pista adatta. C'è sempre lo spazio del porto antico, ma alla fine te lo giri in tondo.... invece un parco con percorso vero e proprio sarebbe proprio una figata!

chicc0zz0
00lunedì 5 novembre 2007 23:36
ah non sapevo quella dei rollerblade in corso italia! A dire il vero non sapevo proprio che fosse vietato usare i roller su marciapiede/percorso pedonale.
Allora il tipo che affitta rollerblade/biciclette vicino a boccadasse? [SM=x1406607]
metrosur
00martedì 6 novembre 2007 00:06
Interessante iniziativa del giornale gratuito METRO per spingere la bici come mezzo di trasporto pubblico. Se qualcuno vuole farsi sentire per Genova...
metroeasybike@metroitaly.it
www.metronews.it
Irolli
00martedì 6 novembre 2007 07:27
Peccato che nel '90 quando è stato rifatto Corso Italia non si è pensato ad una pista ciclabile.
Comunque la prima da fare (ma l'ultima che si farà) sarebbe proprio una pista da Boccadasse / Corso Italia / Porto Antico / Lanterna. Esiste un gruppo, se non sbaglio su yahoo gruppi, che si chiama Bo.Lan.Ci. (Boccadasse - Lanterna - Ciclabile) che perora la causa della pista ciclabile.

Comunque in centro storico e conseguentemente Porto Antico di gente con la bici se ne vede. Al Porto Antico adesso affittano anche i quadricicli.

Il problema per chi vive in centro storico non è girare con la bici visto che gli spazi ci sono e non ci sono grosse salite. Il problema è parcheggiarla, ci vorrebbero rastrelliere nelle piazzette in modo che la gente abbia la possibilità di lasciare le bici lì. Infatti molti palazzi non hanno ne' ascensore ne' cantine e quindi la bici andrebbe riportata in casa.
chicc0zz0
00martedì 6 novembre 2007 08:38
Il problema sono i furti. Io avevo comprato una bicicletta usata in condizioni non buone per fare l'andata e ritorno da Cornigliano al Centro. L'ho lasciata 2 giorni sotto casa a Cornigliano e magicamente è sparita (nonostante avessi un lucchetto abbastanza onesto).
Idem la mia ragazza, una bici piccola (24"), da ragazza e in brutte condizioni. Lasciata un paio d'ore in P.zza S. Sabina (via delle Fontane) e l'hanno rubata.
Se si vuole rilanciare l'uso della bicicletta bisogna cominciare da lì, perché penso che puoi anche comprare un lucchetto enorme ma se la lasci 2 giorni nei vicoli dopo non te la trovi più.

In Germania per esempio c'è una specie di PRA per le biciclette, puoi registrare il telaio della tua bici a tuo nome, la polizia fa controlli e in caso te la rubassero e la rivede, ti contatta.
Inoltre fanno anche controlli per vedere se una bicicletta rimane per troppo tempo ferma per strada.
Nei paesi nordici, se non ci sono troppe pendenze, la bicicletta è davvero un investimento perché con quello che costano i mezzi pubblici, soprattutto se usati non così frequentemente da giustificare l'acquisto di un abbonamento, permette di risparmiare un bel pò di soldi e su tragitti brevi io risparmiavo un sacco di tempo rispetto a quello che ci avrei messo con i mezzi.
Irolli
00martedì 6 novembre 2007 18:56
Il problema in realtà si può risolvere facilmente: rastrelliere (dove si possono mettere i lucchetti per bene) in corrispondenza dei punti dove sono posizionate le telecamere.
erugby
00venerdì 16 novembre 2007 10:48
Prendendo spunto dagli scioperi dei trasporti pubblici in Francia, chiacchieravo non un collega che è stato a Parigi e mi parlava del bike sharing a 29,00 euro l'anno [SM=x1177058] ;
sono andato su www.ecoblog.it e ho trovato questa descrizione di un tipo:

Le due più grandi città della Francia (Parigi e Lione) promuovono l’uso della bicicletta e forniscono tutto, quasi gratis:

prendi l’abbonamento 30euro per l’anno (che non e’ molto per una bici a norma di circolazione: gomme, freni, luci e campanello a posto a quindi sicura) anche perché quando uno usa la propria bici (come me), tra gomme bucate, cavi di freno e altre manutenzione, spende più o meno quei 30 euro … e anche molto di più in caso di furto),
metti la tua scheda personale nel lettore collegato ad una delle rastrelliere sparse per tutta la città (circa una ogni 300 metri) e si libera una bici,
prendi la tua bici e giri dove vuoi (p.e. vai da casa al negozio dove fai la spesa, hai un appuntamento in centro e i mezzi sono affollati, ecc)
riagganci la bici su un’altra rastelliera entro 30 minuti (facciamo 29 per essere tranquilli), non ti costa nulla. Se la riagganci oltre i 30minuti, ti costa 0.5 o 1 euro.
(e non dite che 30min sono pochi… fate la prova! se ne percorre di distanza in città in 30 min.
Io abito Torino e in 30 min con la mia bici scassa con luce
scadente e un freno da aggiustare riesco a percorrere via Roma, via Po e via Garibaldi, senza sudare anche d’agosto, in meno di 30 min
dopo la tua spesa prendi un’altra bici… e se la riagganci prima di 30 minuti… non ti costa!
se abiti in cima ad una costa e devi risalire, se piove, se hai troppe borse, se non hai voglia, se hai un imprevisto ecc.. non hai il problema di abbandonare la tua bici per strada per la notte, prendi i mezzi: quelli del servizi bici
ricaricano le rastrelliere durante la notte (e’ quello che succede a Lione: quelli che abitano a Croix-Rousse svuotano le rastrelliere la mattina per andare in ufficio e risalgono a casa con la metropolitana.)
Spero che presto vedremo delle iniziative del genere dappertutto!
» Lione usa il sistema “velov” da ormai 3 anni.
» Parigi lo sta sperimentando da quest’anno e si chiama “velib"


... il primo uso che mi viene in mente è oggi, pausa pranzo, prendo la bici dalla rastrelliera in p.zza Montano e sulla ciclabile Lanterna Expo arrivo da Gran Ristoto dietro a SanGiorgo per un panino misto piccante, poi un occhio in libreria e magari una puntata alla foce per qualche foto....
un sogno [SM=g28000] ;
peccato che a qualche centinaio di km da qua altre città, oltre ad un trasporto pubblico spettacolare, sono riuscite ad organizzarsi in modo da offrire altro oltre a centri commerciali lavacervelli.

Pinuccio "58
00mercoledì 23 gennaio 2008 18:56
Re:
em66, 01/12/2006 11.14:

A Finale ci sara' il bike-sharing (da www.ilsecoloxix.it )

Bici a noleggio per girare tra i rionibasterà una tessera elettronica per usarle



Come sarebbe bello che anche a Genova, fosse così, ha anche ragione, Irolli, quando hanno costruito C.so Italia nel "90 almeno la corsia a mare poteva essere dedicata ad un pista ciclabile,
ed aggiungo perchè no, anche come già detto in passato ad una corsia tranviaria....

La corsia a monte con una parziale modifica dell'aiuola centrale adattata anche per poter ospitare dei parcheggi potrebbe essere usata ad una corsia per parte nei due sensi mentre la corsia a mare come detto sopra.

Tra l'altro in C.so Italia chi noleggia Bici, mi aveva dato la notizia di una pista ciclabile come imminente, (naturalmente non si è fatto niente...

Nel Porto antico ho provato ad usare si i quadricicli, però di domenica con la confusione di persone è un pò un impresa, come al solito mancano gli spazi...

Che auspico vengano assegnati da questa Giunta,

Volendo si potrebbe realizzare della piste ciclabili protette che vanno da Boccadasse a Sampierdarena e nelle due vallate interne [SM=g10811] [SM=g10811] [SM=g10811]
euge1893
00mercoledì 23 gennaio 2008 19:10
Oggi in Darsena (zona pescherecci) ho visto delle strisce rosse per terra, apparentemente volte a delimitare una pista ciclabile. Qualcuno ne sa qualcosa?
chicc0zz0
00mercoledì 23 gennaio 2008 19:18
Dovrebbero servire a delimitare la corsia per il trenino turistico
metrosur
00mercoledì 23 gennaio 2008 22:27
Confermo che servono per il trenino scemo per turisti pigri. Niente bici, per ora.
sandro.raso
00giovedì 24 gennaio 2008 21:19
Penoso.
Comunque sempre meglio delle piste ciclabili tracciate sulla carreggiata in controsenso come a Sestri Levante, che per fortuna nessuno utilizza salvo qualche pazzo (nessun ciclista ci tiene ad uno scontro frontale con un'auto).
metrosur
00mercoledì 27 febbraio 2008 13:14
Presentato il piano per il bike sharing e percorsi ciclabili. Speriamo bene, personalmente ci credo ma dovrà essere tutto realizzato per bene.

cliobini
00mercoledì 27 febbraio 2008 13:20
La solita buffonata sempre nell'ottica di non potenziare il trasporto pubblico

Bello questo articolo...
metrosur
00mercoledì 27 febbraio 2008 13:26
Bici e trasporto pubblico sono storicamente connessi. A Milano metà dei miei amici usa la bici per raggiungere la metro e poi la prende per raggiungere il posto di lavoro. Se la gente si abituerà a usare bici+treno o +metro,funicolari o ascensori, allora secondo me è da vedere in un'ottica di potenziamento dell'uso del trasporto pubblico. Se non fanno le piste ciclabili ci lamentiamo, quando le fanno diciamo che non servono... siamo in Italia, sappiamo che purtroppo gli interventi sono sempre scollegati gli uni agli altri. Penso però che sia meglio avere qualcosa, anche se non nella forma ideale, che non avere nulla.
Faccio notare, inoltre che le bici saranno a pedalata assistita, quindi elettriche e adatte alle salite genovesi e ai poco allenati a pedale, quindi un incentivo in più.
cliobini
00mercoledì 27 febbraio 2008 13:38
Traslascio i soliti luoghi comuni su Milano (ha 3 linee di metropolitane, linee tramviarie, linee filoviarie, un passante ferroviario con una estesa rete di linee ferroviarie suburbane, hanno un sistema - più o meno sperimentale - di bigliettazione elettronica integrata per una azienda di trasporto gommato e due aziende ferroviarie). E nonostante tutto ciò non sono di certo il paradiso del trasporto pubblico.

A Milano hanno incrementato l'offerta di trasporto pubblico di 1700 corse all'inizio dell'orario invernale.
A Milano hanno esteso l'ora di punta serale dalle 19 alle 20 per rispondere meglio alle esigenze della mobilità cittadina.
La città di Milano è in pianura: le rare volte che vado nell'ufficio dell'azienda per cui lavoro prendo la metro e poi faccio un chilometro e mezzo a piedi. Sono pochi quelli che pensano di fare a piedi il chilometro e mezzo che separa Manin da Brignole...

A Genova si continua a gridare al miracolo quando si interviene su trasporti di nicchia (come sono il trasporto in bicicletta oppure il trasporto via mare) e nel frattempo il sistema di trasporto pubblico di massa (che per il momento vuol dire autobus, per gran parte della città, e treno) continua ad essere in uno stato disastroso.

Vogliamo cercare di migliorare il trasporto per quelle 430.000 persone (dato di AMT) che usano il bus, anzichè far "ciclare" 500? 1000? 1500 persone?

Il Pettinaroli (persona a me sconosciuta) ha ragione quando dice che è una ciliegina sulla torta...ma la torta manca!


PS: un ex-collega con la bici a pedalata assistita, non riusciva nemmeno ad andare da Cavour a via Vannucci, se non mettendoci molto del suo...
titoit
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:46
Finalmente una buona notizia sul fronte trasporti.

Capisco lo scetticismo di Cliobini, soprattutto perché l’impostazione dei nostri amministratori è quella di non affrontare mai il nocciolo del problema dei trasporti (bus, metro e treno), ma solo di proporre misure alternative e non risolutive.

Tuttavia penso che il bicinoleggio sia una buona idea. Certo le difficoltà in una città come Genova ci sono tutte, però per i piccoli spostamenti tra interscambi con mezzi pubblici soprattutto nella zona centrale e sui lungomare la bici possa rappresentare un valido mezzo.

Naturalmente bisognerà sconfiggere lo scetticismo cronico dei genovesi e la loro poca propensione alla bicicletta come mezzo pubblico e questo lo si potrà fare solo creando un servizio efficiente con piste ciclabili ben strutturate e mantenute (niente buche, segnaletica efficiente, ecc.) e punti di noleggio ben organizzati. Se si tratterà di un servizio raffazzonato e solo di immagine, come spesso ne abbiamo visti a Genova, avrà vita davvero breve.
metrosur
00mercoledì 27 febbraio 2008 15:40
Credo che non c'è bisogno che ricordi che i soldi che arrivano per le bici sono stati stanziati solo per questo progetto e non si vanno a sottrarre dai soldi per il trasporto pubblico. Quindi dire dire meglio sviluppare il trasporto pubblico e non le bici non ha senso visto che i fondi arrivano da due fonti separate. Mi sembrerebbe assurdo non mettere il bici solo perché il trasporto pubblico per ora non è all'altezza perdendo dei fondi. Inoltre un conto è mettere il bikesharing e un conto è fare infrastrutture di trasporto come la metro, il tram e funicolari. Per quest'ultime ci vogliono anni di lavori, mettere le bici in molti casi consiste le tracciare delle righe per terra e posare i distributori con le bici nei posti prescelti. Intanto si introduce un nuovo concetto che avrà bisogno di anni per svilupparsi ed entrare nella vita delle persone, un po' come il car sharing che un pochino alla volta si sta sviluppando anche se ancora troppo poco.
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