Ed ecco giunto il mio momento di gloria! Ringraziando Morgana per avermi concesso quest'opportunità (avedolo lei visto prima di me) procedo con la mia personale recensione.
Dopo essere stata invitata a non andare a vedere
Apocalypto, non posso che essere orgogliosa nell'affermare quanto mia sia piaciuto!
Avrete sicuramente letto di vaste polemiche sorte a proposito della straordinaria violenza e crudezza di questo film.... a mio parere è stato un fenomeno esagerato. Sarà perchè faccio parte della nuova generazione che soffre del complesso "freghiamocene della violenza e imitiamo tutto"
(chi cavolo l'ha detto???
), ma non ho trovato le scene sconvolgenti che mi avevano preannunciato.
Certo, se siete persone che non sopportano la violenza, velo sconsoglio, come d'altronde sconsiglierei film come
Le crociate e
Il tredicesimo guerriero, ma non bisogna pensare che
Apocalypto sia il trionfo della crudezza.
Ora che ho sfatato i pregiudizi che potrebbero avervi inculcato, ecco le mie considerazioni.
La trama è sensata e segue una logica (Mel Gibson, pur introducendo uno stile di film abbastanza nuovo, segue la tipica traccia da film drammatico, nel senso che spesso sono riuscita a prevedere cosa sarebbe accaduto. Perciò non aspettatevi nulla di "fuori dal mondo"). Esiste, in sottofondo, un solido intreccio di storie personali e forti sentimenti: ho apprezzato particolarmente il rapporto tra il protagonista e la sua famiglia, che si dimostra del tutto umano. Questo potrebbe portare una domanda: chi aveva il diritto di chiamare quella gente "selvaggi"?
Non c'è quel frenetica gioia nell'uccidere, se non nel comportamento dei cattivi (i quali sono per questo combattuti dal protagonista e la sua gente).
In poche parole i cattivi fanno i cattivi, i buoni, necessariamente, non uccidono, se non per sopravvivere.
Se l'inizio della storia può sembrare un po' lungo, la scena finale (che poi occupa quasi metà film) è un climax che termina con un colpo di scena, una situazione che non ci si potrebbe aspettare in un momento del genere. Sebbene la caccia finale sia notevolmente lunga, sono presenti sulla strada cambiamenti repentini che riescono a riconquistare l'attenzione dello spettatore.
Le scene davvero violente, quelle da cui chi è particolarmente intollerante deve guardarsi, sono forse la prima scena di caccia (d'altronde dei cacciatori non si fanno poi molti scrupoli con la preda
), l'attacco al villaggio nella prima parte del film, e le scene di sarcificio. Quelle effettivamente possono mettere a disagio anche chi solitamente resiste bene a situazioni del genere, ma vi assicuro che non sono scene da vomito o da svenimenti in sala.
Personallìmente, mi è capitato di vedere film peggiori sventolati allegramente anche a un pubblico poco adatto.
Ho parlato essenzialmente della violenza visiva, passiamo a quella di tipo morale.
Le situazioni in cui incappano i personaggi sono davvero disperate, non per niente è un film drammatico. Non ci si può certo aspettare che ognuno abbia il suo lieto fine. Si può piangere assistendo a disgrazie come quelle del film. Ma se riusciste a non farvi coinvolgere eccessivamente nella vita di quei poveri disgraziati, sarebbe il top; in questo modo potrete anche apprezzare meglio ciò che vedete.
Vi prego poi di non giudicarmi come un'insensibile sadica se il vostro parere sarà differente dal mio
Io sono una persona sensibile, forse anche troppo
Buona notizia per le ragassuole (e perché no, anche per alcuni ragassuoli, mica facciamo discriminazioni
): finalmente hanno gettato un occhio anche alle nostre esigenze. Si assiste infatti a una sfilata di uomini in perizoma dal fisichetto non proprio da buttare. In più, il prtagonista sembra proprio apprezzabile agli occhi (o almeno rispetta appieno i miei canoni?
Dopo questa parentesi maliziosa (chiedo perdono) ecco a voi il mio consiglio finale: guardatelo! E poi fatemi sapere!
Grazie dell'attenzione
[Modificato da Elil 11/01/2007 21.45]