Alpi giorno 2 : Montemale, Fauniera, Sampeyre

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Jack.ciclista
00lunedì 23 luglio 2012 15:52
Le gambe fanno male, e risalire in bici costa qualche sacrificio in più del previsto, e solo dopo qualche chilometro ingraniamo superando brillantemente i 4,5 km di Montemale e raggiungiamo Pradleves. La salita al Fauniera si rivela impresa vera per diversi motivi: ci si aspettava una salita lunga e regolare ed invece si sale a gradini con rampe, soprattutto nella parte centrale, davvero impegnative; nel finale il vento in alcuni tratti soffia in maniera importante e le gambe sono tutt’altro che brillanti, ma il fascino della strada ci fa superare tutte le difficoltà.

Ci interroghiamo senza risposta sul senso della segnaletica incontrata lungo la strada: probabilmente si voleva copiare il preciso modello francese, ma qui le distanze sono poste in maniera assolutamente casuale (7,860 5,430 2,800…) e le pendenze forse (forse però) indicano solo la pendenza istantanea (ma allora perché indicare i punti con pendenza 7%?), non certo la media di chissà quale tratto.
Da incubo anche la discesa e peggio ancora l’attacco al vallone d’Elva

per risalire fino al colle di Sampeyre. A 4 km dalla vetta ci aspetta il Signore delle Alpi, sua Maestà Sir Fricius, con il qualche chiacchieriamo amabilmente finchè la vista della vetta (siamo ai -1km) ci fa perdere le capacità intellettive e comincia la lotta per conquistare il passo, dove Gabriele ha la meglio.

Sembrava impossibile ma la discesa è peggio di quella precedente, con asfalto da incubo, buche, dossi, brecciolino ed una nebbia che riduce la visibilità: all’hotel arrivano in due appaiati con notevole vantaggio. Tappa a Mirko e maglia a Jack.
Una birra raccontandosi le imprese di giornata e pianificando quelle di domani ci fa arrivare in ritardo a cena anche oggi.
SuperIannellus
00lunedì 23 luglio 2012 16:14

con il qualche chiacchieriamo amabilmente finchè la vista della vetta (siamo ai -1km) ci fa perdere le capacità intellettive e comincia la lotta per conquistare il passo, dove Gabriele ha la meglio.



Parla per te! io in 4 giorni non ho mai lottato per conquistare nulla, tranne i GPM fantasma stile "dossi artificiali" dove, con l'eccezione di una beffa, ho conquistato, quello sì, il pubblico!

E Venerdì ho ingranato bene da subito.

Il resto ci sta.

E io ho vinto la maglia di categoria over 40!
Jack.ciclista
00lunedì 23 luglio 2012 16:20
Re:
SuperIannellus, 23/07/2012 16.14:


Parla per te! io in 4 giorni non ho mai lottato per conquistare nulla,
E io ho vinto la maglia di categoria over 40!



L'età porta sempre saggezza ! Io cercavo solo un successo parziale per onorare la maglia di campione del mondo.

In realtà tutti chiaccheravano, è stato quando Fricius ci ha detto che i suoi muscoli non reggono sforzi intensi che in tutti (tranne David) si è accesa la speranza e ci siamo scatenati.
Jack.ciclista
00lunedì 23 luglio 2012 17:25
Fauniera
Effettivamente così rende l'idea della difficoltà della salita, cosa che non avveniva con la vecchia altimetria

MirkoBL
00lunedì 23 luglio 2012 21:30
Le fatiche del giorno precedente si fanno sentire e così, per reintegrare le calorie spese, io e Jack vergognosamente facciamo fuori metà delle brioches a disposizione al buffet mattutino.
Ciononostante, dopo circa 360 m di strada sono già in crisi di fame e comincio a mangiare i panini che mi ero preparato.
La partenza è in discesa e perciò non molto tranquilla: David scatta a ripetizione su ogni cavalcavia, mentre io cerco di gestirmi e Jack resta in attesa di portare il suo solito attacco nella quarta salita di giornata.
Montemale si presenta improvviso e sembra un piccolo Gavia, poi si giunge a Pradleves e qui San Magno ci fa sapere che ce la dovremmo sudare.
Salita lunghissima, molto tosta, molto selvaggia, coronata in cima da un orrendo monumento al Pirata.
La discesa è un toboga in cui bisogna fare lo slalom tra le vacche che placidamente si appostano in centro strada senza degnarti di uno sguardo, le buche che appaiono improvvise, la massicciata fuori bolla ed i sassi che cospargono la superficie.
Si sale il vallone d'Elva: molto spettacolare, ma con rampe toste che mettono a dura prova le gambe.
Al bivio per Stroppo troviamo Fricius che ci è venuto a trovare, ma che per l'attesa ormai si è ibernato ("Per che ora siete su?" "Per le 13" "No, arriveremo per le 15" "Scusa, penso che saremo su per le 16" Alla fine siamo arrivati con l'ora solare).
Accendiamo un fuoco per farlo tornare tra di noi, poi ci inoltriamo nella nebbia fittissima tipica del luogo.
La discesa è quasi peggiore della precedente; se si cerca di evitare una buca se ne centrano altre due o tre e ad un certo punto mi salta addirittura la catena per gli scossoni.
Nonostante tutto cerco la fuga, ma Jack controlla con tranquillità e magnanimamente mi lascia la vittoria di tappa.

I dati:

km 140,46
dislivello: m 3636
velocità media: km/h 19.29
tempo in sella: 7. 17' 0"
tempo totale: 8. 48' 2"
MirkoBL
00lunedì 23 luglio 2012 21:56
San Magno ci osserva:



Si sale:



La chiesa di Elva:



Si sale ancora:



ceemo
00martedì 24 luglio 2012 22:31
Che bello il Fauniera, mi ha sempre affascinato molto. Spero di riuscire a farlo prima o poi.
Vedo23
00mercoledì 25 luglio 2012 21:03
Mi...... che cotta!!!
Il secondo giorno s'è rivelato una sorta di calvario, nonostante le gambe rispondevano ancora benone dopo le fatiche del primo giorno. Montemale affrontato piuttosto brillantemente, Fauniera attaccato con più regolarità cercando di tirarmi dietro Gabriele, lottando contro scalini perfidi che sembravano non finire mai. Cielo grigio, minaccia di pioggia, tempo che sembra volare e appuntamento con fricius che rischia sempre più di slittare in avanti (di nuovo scusa per l'attesa!). Molto bella la parte finale di salita del Fauniera, su strada strettissima e suggestiva, anche se il solito vento ha rotto nuovamente le scatole. Per fortuna che Mirko e Jack non han fatto caso all'allevamento di maiali a circa 3 Km dalla vetta, altrimenti si sarebbero certo fermati a fare uno spuntino volante...
Io ho sofferto molto causa asma da allergia, nonostante il meteo coperto, e lungo il Sampeyre il respiro era veramente corto, con una portata anche inferiore alla metà del solito. Sono arrivato in cima, nonostante riuscissi ancora a spingere piuttosto bene, veramente stanco e un po' nauseato, facendo gli ultimi chilometri con sensazioni stranissime e un grande affanno. Ma ero veramente contento di aver avuto l'occasione di conoscere anche Massimiliano, dopo quella di aver pedalato anche con Massimo il giorno prima: che bello conoscere di persona altri pezzi del forum! [SM=g28002]
La discesa verso Sampeyre è stato il calvario peggiore, dove ho rischiato un paio di volte di barcollare e stramazzare al suolo, dove sarei stato sepolto dalle foschie (le buche già c'erano, mancava nel caso solo la bara!). Mi son dovuto fermare due volte, tremavo (non dal freddo, dalla debolezza), mi sentivo la testa vagante... Aggiungiamoci le buche, l'asfalto orrendo, le continue vibrazioni: braccia devastate, mal di culo esagerato, fitte acute nelle piante dei piedi sotto le tacchette (per la tensione enorme dei pedali a causa dei continui sobbalzi). Insomma, arrivato in fondo ero conciato veramente male e ho fatto un po' preoccupare i miei compari, ma poi per fortuna mi son man mano ripreso.
Altra giornata molto bella, nonostante tutto, specie la fatica!

Giorgio
MirkoBL
00venerdì 27 luglio 2012 17:27
Re:
Vedo23, 25/07/2012 21.03:

Per fortuna che Mirko e Jack non han fatto caso all'allevamento di maiali a circa 3 Km dalla vetta, altrimenti si sarebbero certo fermati a fare uno spuntino volante...
Giorgio



Me n'ero accorto, eccome, dell'allevamento! Ma ero troppo cotto per fermarmi.

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