Re:
E' fuori dubbio che alla lettera, per i primi cristiani, si trattò di dover fronteggiare aggressioni ed attacchi provenienti dai loro contemporanei, dai capi politici e religiosi.
Se leggiamo i versetti paralleli negli altri Vangeli:
Marco 13: 9 “In quanto a voi, prestate attenzione a voi stessi; vi consegneranno ai tribunali locali, e sarete battuti nelle sinagoghe e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, in testimonianza a loro.
Luca 21:12 “Ma prima di tutte queste cose vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, e sarete trascinati davanti a re e governatori a causa del mio nome.
in tutte tre le narrazioni notiamo che la persecuzione è determinata non semplicemente dal fatto che si indossi il titolo di "cristiano" ma, sostanzialmente perchè si vuole vivere in ubbidienza o ad imitazione di Gesù, quindi conducendo una vita aderente al cristianesimo.
E' anche vero che alcuni si autodefiniscono cristiani e sono perseguitati ma, molto spesso, tale persecuzione è legata a comportamenti tutt'altro che cristiani, forse a motivo di ingerenze politiche o negli affari della società o per questioni etniche e razziali, mascherate di religiosità.
Quando parliamo di persecuzione, i cristiani possono aspettarsi che essa provenga da più fonti e da diverse direzioni, e possono tradursi in aggressioni governative, opposizioni familiari, comportamenti discriminatori da parte di colleghi, vicini, ecc.