Minotauro

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Mixer84
00venerdì 19 ottobre 2007 17:28
Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava re) con il suffisso "tauro" (che significa toro). Era un mostro dal corpo umano e la testa di un toro che per alcuni autori simboleggia la parte istintiva dell'uomo.

Minosse aveva pregato il dio del Mare di legittimare la sua pretesa al trono di Creta, promettendogli di sacrificargli un toro che fosse uscito dalle acque del mare come segno di assenso divino. Poseidone, infuriato perché Minosse (re di Creta) non gli aveva sacrificato il magnifico toro bianco (in quanto l’aveva ritenuto troppo bello e aveva deciso di tenerlo per sè) sacrificando invece un altro toro, fece in modo che Pasifae (la moglie di Minosse e sorella della maga Circe) si accendesse di desiderio per questo toro uscito dalle acque. La donna dunque, innamorata del toro, trovò un alleato in Dedalo, l'architetto, che era stato bandito da Atene per un omicidio. Egli costruì una vacca di legno montata su ruote, con l'interno cavo e ricoperta da una pelle bovina; la collocò nel prato dove il toro era solito pascolare, e Pasifae vi entrò dentro. Quando il toro le si avvicinò, la montò, come fosse una giovenca.

Così la donna partorì Asterio, chiamato Minotauro: un essere mostruoso, dal corpo umano sormontato da una testa taurina. A causa della ferocia dell’essere, Minosse seguendo l'indicazione di alcuni oracoli, lo tenne chiuso nel labirinto di Cnosso, una costruzione progettata da Dedalo (Più tardi,anche l'ateniese Dedalo vi fu rinchiuso col figlio Icaro, e poté fuggire soltanto costruendosi delle ali fatte di penne e cera inventando così l'arte del volo. Racconta la leggenda che Icaro volò tropo vicino al sole, le ali si sciolssero ed egli cadde in quel mare, che presumibilmente da lui fu chiamato Icario. Soltanto Dedalo si salvò), che con un terrificante intrico di corridoi e sotterranei, grotte e cupole, gli impediva di trovare l'uscita.

Il figlio di Minosse, Androgeo, giunse ad Atene per misurarsi con i giovani ateniesi nei giochi tauromachici, ma rimase ucciso dal toro di Maratona. Suo padre, pazzo di dolore, si strappò la corona dalla fronte accusando gli ateniesi di quell'omicidio, la morte di Androgeo doveva portare loro sfortuna e da lì in poi dovettero pagare un orribile tributo: ogni nove anni Minosse esigeva che mandassero a Creta quattordici sudditi ateniesi, sette fanciulli e sette fanciulle vergini in pubertà, che sparivano nel labirinto sacrificate del Minotauro che si cibava di carne umana.

Allora Teseo, eroe figlio del re ateniese Egeo, si recò a Creta per sconfiggere il minotauro, riuscì ad afferrare il sopracciglio del mostro e ad affondargli la spada nel petto riuscendo anche a fuggire dal labirinto con l'aiuto di Arianna, che gli svelò come uscirne(usando il celebre "filo d'Arianna").

I filologi sono ancora incerti sull'etimo e sul significato correlato al labirinto: c'è chi lo fa derivare da labrys, l'ascia bipenne di pietra venerata a Cnosso come attributo di Zeus Ideo (e che si diceva essere l’arma stessa del Minotauro), riprodotta nella favolosa reggia di Minosse dalla pianta assai complessa di vastissime proporzioni e che, perciò, si pensa venisse chiamata "palazzo della labrys" , da cui labirinto.

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