non si tratta di coincidenze, ma si tratta di provvidenza divina.
se l'atto creativo, come dimostrato dall'alta ragione umana, è libera elargizione di essere, è conseguente ammettere che il Creatore abbia donato a ciascuna creatura tutto ciò che ha bisogno per realizzare le potenzialità insite nella propria natura. la provvidenza è la predisposizione delle cose al loro fine; è ricevuta, come divina, secondo i gradi di perfezione delle creature. ad esempio, la natura umana è più capace di accostarsi al fine del creato, cioè Dio, rispetto ad un cane, che a sua volta possiede finalità più alte rispetto alla natura vegetale, a sua volta maggiore di quella minerale.
il Creatore ha dato all'uomo grandi potenzialità rispetto agli altri enti, permettendogli addirittura di essere l'unica creatura capace di eludere i limiti istintivi, di adattare gli enti alle proprie esigenze, di riflettere sul mondo e addirittura su se stesso. insomma, l'uomo è stato creato ad immagine di Dio.
ora, questo meraviglioso dono che l'uomo ha ricevuto, è finalizzato a dare a lui la possibilità di raggiungere il Creatore, poichè le sue caratteristiche esclusive lo avvicinano al Creatore. se vediamo la storia dell'uomo, possiamo notare come le religioni siano state mezzo superiore, rispetto ad altre vie come ad esempio la scienza, la filosofia, l'ideologia, l'arte, per avvicinarsi al Fine Ultimo. infatti esse rispondono meglio ai dubbi circa il senso della vita.
l'uomo, grazie alle religioni, si è avvicinato al Creatore, ma senza mai raggiungerlo. il Creatore, nella sua immensa misericordia, ha deciso di raggiungere l'uomo, facendosi lui stesso carne è scontando la limitatezza umana. si è Rivelato all'uomo nei panni di Gesù Cristo e chi si converte ad esso ottiene l'ipostasi diventando Figlio di Dio.
Dio, prima di Rivelarsi all'uomo, è stato paziente dando all'uomo la possibilità di raggiungerlo. mentre l'uomo tentava di raggiungere Dio è riuscito a comprenderne molte cose, ma non l'essenza. tra queste cose, una molto importante per la storia della conoscenza umana è stata quella di comprendere una data speciale, in cui sarebbe sorto un dio. infatti quasi tutti i popoli della terra hanno sempre celebrato, intorno a questa data, la nascita di un Dio. ad esempio, in egitto, si festeggiava la nascita del Dio chiamato oro, intorno al 25 dicembre. anche il padre di questo, ossia osiride, si credeva fosse nato nello stesso periodo. anche il 25 dicembre si celebrava, a babilonia, il Dio tammuz. la stessa cosa è successa, come l'autore del topic ha fatto notare, in persia con la nascita del Dio mithra.
ora, questi dei non sono realmente nati. si trattava solo di ispirati tentativi umani di raggiungere il Logos, che è il senso del creato. ma il Logos stesso ha deciso di farsi carne per raggiungere l'uomo e pagare il prezzo del riscatto. il nome del Logos è Gesù Cristo che, a differenza degli altri dei immaginari, è nato realmente il 25 dicembre, come dimostrato da recenti ricerche storiche. Gesù, a differenza degli altri dei immaginari che assomigliavano a lui poichè l'uomo è in grado di avvicinarsi a Dio, è esistito realmente ed è venuto per Rivelare Dio all'uomo. infatti chi conosce Gesù, conosce l'Iddio sconosciuto, che si Rivela addirittura Padre all'uomo Redento. infatti, chi conosce Gesù, testimonia di conoscere anche Dio, o comunque di avvicinarsi a lui nel suo Spirito. chi si converte dalle religioni, dalle filosofie, dalle scienze, dalle ideologie, insomma dagli infruttuosi tentativi dell'uomo di raggiungere Dio, a Dio che raggiunge l'uomo, cioè a Gesù Cristo, ottiene le risposte ai grandi enigmi della vita, ottiene pace e serenità, ottiene salvezza, ottiene gioia, e si eleva ad uno stato mentale sovrarazionale.
i filosofi sono coloro che si sono spinti più ai margini della ragione, avvicinandosi tantissimo a Dio; ma non l'hanno raggiunto. cito ad esempio un passo del fedone di platone che, a mio avviso, è spinto fino al limite della ragione umana:
"trattandosi di questi argomenti, non è possibile se non fare una di queste cose: o apprendere da altri quale sia la verità; oppure scoprirla da se medesimi; ovvero, se ciò è impossibile, accettare fra i ragionamenti umani quello migliore e meno facile da confutare, e su quello, come su una zattera, affrontare il rischio della traversata del mare della vita; a meno che si possa fare il viaggio in modo più sicuro e con minor rischio su più solida nave, ossia affidandosi ad una divina rivelazione".
qui la Rivelazione del divino è descritta come l'unica speranza, per il ricercatore della verità, di trovare quest'ultima. ebbene, la buona novella parte dal dato di fatto storico che Dio si è Rivelato all'uomo. sorprendendo tutti si è Rivelato nei panni di un uomo, per scontare l'incapacità umana di riuscire a raggiungere Dio. Dio stesso ha pagato il prezzo della nostra limitata conoscenza, sacrificandosi per noi. se noi abbiamo fede in questa notizia, rinneghiamo noi stessi, ci battezziamo in acqua (sacramento del regno di uomo) e ci battezziamo nello Spirito di Dio (sacramento del Regno di Dio, quindi rinnegamento del sacramento religioso del battesimo in acqua), ci eleviamo per grazia ad uno stato conoscitivo sovrarazionale al quale nessun uomo è mai riuscito ad arrivare con le sue sole forze, fosse anche socrate, combrette, gandhi o newton. giovanni 1:1,18 ci spiega questo impenetrabile mistero, al quale si può accedere solo con il dono soprannaturale della fede:
"1 In principio era il Logos,
il Logos era presso Dio
e il Logos era Dio...
18 Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato."
edit: scusate il doppio post.
[Modificato da Tornelius 26/01/2006 12.50]