vecchi rancori

Era da due giorni in sella a Galor e ormai il palazzo reale era in vista, Orik sapeva che questa volta parlare con la regina sarebbe stato più difficile perchè sicuramente la sorveglianza sarebbe stata almeno doppia; neanche il buio della notte confortava quello strano guerriero sulla sua ancor più strana cavalcatura. Ma c'era un'altra cosa a preoccupare l'ultimo dei Marillion, l'essere che stava entrando nella stanza reale mentre lui la lasciava; anche se di sfuggita ma l'aveva visto riconoscendolo senza difficolta, anzi forse sentito; infatti il suo odore era riconoscibile fra milioni. E sapeva anche che lui era lì ad aspettarlo.
In vista del castello Galor iniziò a planare verso il tetto della reggia, spiegando le sue due ali d'oro che lo facevano sembrare una di quelle divinità d'oltreoceano; appena atterrati Orik fece un cenno a Galor di riprendere quota affinchè avvistasse qualche inconveniente, poi prese a scalare le mura verso il corridoio che dava sulla sala del potere; entrò da una finestra posta pochi metri sotto e mentre si apprestava a percorrere la sala qualcosa lo blocco: percepiva dietro di lui una strana presenza, di certo non una figura umana e soprattutto non benevola nei suoi confronti. Infatti ad attenderlo nascosto ditro una statua degli avi regnati c'era una presenza che il nano riconobbe subito:
-Orik,il senza pietà, o forse dovrei dire il traditore, o assassino, o magari usurpatore, che ne dici qual'è l'aggettivo che ti si addice meglio, lurida carogna ;
il nano non perse la calma, si diede una grattata alla barba e con una mano sulla sua indistinguibile ascia rispose
-Yubius, sapevo di trovarti in questa sala, il tuo puzzo di sterco di capra si sente fin nel paradiso degli Asi, solamente uno di quegli stupidi troll del nord avrebbe potuto non sentirla
-Risparmia il fiato per pregare quei tuoi strani dei e preparati a morire, pagherai a caro prezzo aver messo a repentaglio la vita della regina e sguainando la spada si avvicinava minaccioso all'indesiderato ospite; la sala ormai era colma di odio ma il nano ancora non dava cenni di voler combattere;
- non sei cambiato affato Yubius, sei sempre il solito illuso; ma davvero credi di potermi battere? Sai che saresti disarmato in men di uno sputo, ma io non sono quio per battermi, sono solo venuto per avere la risposta della TUA SOVRANA alla mia offerta, costosissima offerta , in quell'istante l'attendente reale partì alla carica, con Orik che lo aspettava impugnando DECIDE prontò al duello; ma quando ormai lo scontro sembrava inevitabile una voce femminile tuonò nella stanza immobilizzando i duellanti:
-Basta, fermatevi, è la regina che ve lo ordina .
Imponente come non mai Nymeria si pose subito fra i due e dapprima calmo Yubius, poi volgendogli uno sguardo carico di risolutezza disse al nano:.............................

va che nymeria è in giardino con me, cerca di non fare anacronismi..