Alta Velocità ferroviaria

Salve a tutti. Sono profano in fatto di trasporti pubblici, non nel senso che non ne sia un sostenitore, bensì nel senso che non ho la vostra competenza. Vedo però che qui molti di voi sono preparatissimi e informati. Posta l'enorme difficoltà nell'avere il famoso terzo valico e la politica delle istituzioni orientata più al trasporto merci che a quello passeggeri in Liguria (anche laddove effettivamente si riesca ad ottenere sto maledetto terzo valico), mi chiedevo come mai per quel che riguarda le linee costiere, vetuste, arretrate eccetera non si sia mai pensato a un progetto alternativo che potesse collegare Genova a Roma da una parte e a Ventimiglia dall'altra tramite Av. Solo limiti ed ostacoli strutturali o una politica arretrata che non ha nepure mai preso in considerazione queste ipotesi? Trovo improponibile che, se e quando avremo mai il terzo valico, per poter raggiungere qualsiasi destinazione si debba raggiungere prima MIlano.

Per quanto riguarda la linea di Ponente, essa non si presta sicuramente a un servizio AV, ma quando il raddoppio sarà completato consentirà di raggiungere la Francia potenzialmente con treni idonei a viaggiare a velocità interessanti. Per quanto invece riguarda il Levante, non ci siamo proprio e il limite, anche se ci fosse la volontà politica, sono gli ingenti finanziamenti necessari per la realizzazione di una linea moderna verso Roma.
Lascio comunque la parola a chi è più competente di me.

Realizzare linee AV è costoso, tutti i paesi scelgono di realizzarle nelle direttrici strategiche.
Nel nostro caso abbiamo un attraversamento verticale nord sud e uno orizzontale tra norcdovest e nordest, parte di un lungo corridoio europeo che parte dall'atlantico fino all' Ucraina.
Genova, essendo il porto più importante, avrà il collegamento alla rete col terzo valico, che a sua volta sarà integrato nel corridoio europeo che porta a Rotterdam.
Non dobbiamo pensare che ogni ferrovia debba essere sostituita dall'AV, le linee esistenti continueranno a svolgere la loro funzione nei collegamenti nazionali, ovviamente adeguate ai tempi.

Grazie mille :)

Forse non è del tutto attinente,ma mentre il Movimento No-TAV pare acquisti forza ed in moltissimi, fra i quali anche intellettuali e giornaliati lo sostengono, in Lombardia è stata coatruita un'autostrada con ben tre corsioe per senso di marcia che ha causato l'esproprio di non so quanti ettari di terreni agricoli e che portarà presumibilmente molto inquinamento e, temo, anche tumori alle popolazioni che vivono nelle vicinanze, come succede nelle zone interessate da traffico veicolare, con le polveri sottili e gli idrocarburi incombusti emessi in grande quantità dai mezzi pesanti, senza che NESSUNO dei No- TAV abbia detto una parola. Queste persone temo abbiano un chiaro "disegno" in mente

viaggi.repubblica.it/articolo/shinkansen-50-anni-a-tutta-velocit/230485?ref=...

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Shinkansen. 50 anni a tutta velocità
Il 1° ottobre 1964 l'imperatore Hirohito dà lo start al treno ultrarapido che ha rivoluzionato la storia della locomozione pubblica.

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50 anni di alta velocità, il treno non più visto come passato ma come futuro.
Allora, negli anni 60, tutti pensavano che le rotaie non avrebbero visto il nuovo millennio, poi gli Shinkansen e i TGV hanno cambiato la storia.

Sicuramente i treni AV rappresentano un elemento necessario e rilevante della ferrovia moderna. Tuttavia, lo ripeto fino alla nausea, non si può avere un'AV moderna e il resto deserto.
Il Giappone che hai citato tu è un esempio assolutamente positivo: molte linee AV, ma nello stesso tempo molte linee urbane, suburbane tutte interconnesse.
Va bene, il Giappone per noi è fantascienza, ma allora guardiamo alla Germania. La Francia, invece, al di là del TGV ha la tendenza a "desertificare" le relazioni locali.

Dunque, dopo un lungo stop in seguito a Tangentopoli ed alle crisi economiche che si sono susseguite in questi anni, anche l'Italia ha nuove linee AV che si sono aggiunte alla Firenze-Roma, per molti anni tratta unica e possiamo dirlo, un po' isolata nel panorama ferroviario italiano. Dal 2008, con grande fatca ed un ritardo non ben quantificabile, esiste un asse continuo fra Torino e Salerno via Milano e Bologna, dove i binari dell'AV sono separati da quelli delle linee normali e non si dovrebbero verificare gli ingenti ritardi che si verificavano quando per esempio, AV e linee storiche condividevano gli stessi bnari di entrata ed uscita da e verso le stazioni di Bologna Centrale di Milano Lambrate. adesso la stazione AV di Bologna é indipendente ed i treni possono ragggiungerla senza dover impegnare i binari storici in nessun tratto. Piu' o meno lo stesso succede a Milano, dove, con grande fatica, é stato consegnato il tratto di linea intorno a Rho.
A Firenze i lavori per lo "scavalco Alta Velocità" son inspiegailmente bloccati da una inchiesta giudziaria che é rimasta congelata almeno dal 2013 e che verosimilmente potrebbe chiudersi in un nulla di fatto, fermo restando le molte opacità di questa opera assai cotosa di cui esiste già qualche manufatto visibile

Con l'entrata in vigore dell'orario invernale, entrerà in esercizio (oltre alla nuova tratta del ponente ligure) anche la tratta AV Treviglio-Brescia di 39 km per la quale è stata prevista un'omologazione di 300 km/h.
Ieri è stato effettuato il viaggio di prova alla presenza delle autorità.

www.ferrovie.it/portale/articoli/3998

Prossimo step sulla direttrice Ovest-Est sarà la Brescia-Verona.

M sembra una bella notizia, dpo anni in cui i cantieri per l'Alta Velocità languivano senza che si arrivasse alla conclusione, credo che ne beneficieranno anche i treni a lunga percorrenza non necessariamente AV, dato che questo prolungamento é elettrficato in cc 3kV.